15 Aprile 202515 Aprile 2025 Pranzo e cena per la Madòna d’j garzòn “Dei garzoni” 29 settembre Pranzo e cena Quando in Romagna i poveri erano veramente poveri, le famiglie bisognose mandavano i propri figli a lavorare presso la casa di un contadino come manovale tuttofare, “garzone”. I contratti dei garzoni erano annuali. L’accordo veniva concluso oralmente tra due capifamiglia: quello del fanciullo (che poteva avere 8-9 anni) e quello della famiglia che lo prendeva in consegna. Per quelle stesse famiglie le fanciulle potevano essere mandate a lavorare come servette. Per tradizione, il giorno scelto per la partenza dei ragazzini era il 25 marzo. l’Annunciazione di Maria. Quel giorno prese il nome di Madòna d’j garzòn. Si faceva una grande festa cui partecipavano tutti i fanciulli. Passate le Feste di S. Pietro, a giugno, i piccoli braccianti non potevano più essere licenziati (ma i lavoratori avevano anche degli obblighi: se si accettava un lavoro nei campi a marzo, dopo le Feste di S. Pietro non si poteva più abbandonare il fondo). La vita del garzone era molto modesta: egli infatti non aveva una propria stanza dove riposare e si adattava a dormire coi buoi nella stalla. Pranzo e cena “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”: Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985. Pranzo e cena La ricorrenza del 25 marzo, festa dell’Annunciazione per il calendario liturgico cristiano, in Romagna era indicata a livello popolare e rurale anche come la Madòna d’j garzòn cioè «La Madonna dei garzoni» Menù PRANZO Minestre Pasta e fagioli, Zuppa di fagioli Pancotto e fagioli, Cotiche e fagioli Zuppa e fagioli dei poveracci Pietanze Trippe con cipolla Stufato di carne con patate Formaggi dei Pastori Frutta di stagione Dolce Ciambellone di marmellata – Mêltajé cun i fasul, maltagliati con i fagioli alla romagnola Fasuleda ala rumagnôla, fagioli con le Cotiche Trippa alla romagnola, antica ricetta “dell’azdora” Crostata di pasta matta con marmellata di melone Pranzo e cena La ricorrenza del 25 marzo, festa dell’Annunciazione per il calendario liturgico cristiano, in Romagna era indicata a livello popolare e rurale anche come la Madòna d’j garzòn cioè «La Madonna dei garzoni» Menù CENA Minestre Risotto alla contadina Pancotto col formaggio Pietanze Anguilla coi piselli Lepre alla romagnola Fagioli alla contadina Formaggi dei Coloni Frutta di stagione Dolci Torta di marmellata. Ciambella – Lepre alla romagnola Pancotto dei ricchi e dei poveri E’ Zamblôn, la Ciambella romagnola, ricetta in dialetto Pranzo e cena Pranzo e cena Related Posts:Mangiari di QUARESIMA dei RICCHI e dei POVERI nelle…Lista delle vivande e cronaca della cena per le…La Cena di Trimalchione dal Satyricon di PetronioPancotto dei ricchi e dei poveriPranzo e Cena di SAN GIUSEPPE 19 marzo in RomagnaConsigli di Petronilla: Presentare le portate 1Nozze d'Argento, Nozze d'Oro, Nozze di Diamante,…Menù da “Il pranzo di Babette” (Babette’s Feast)Ricette anni ’80 per una festa Cosi si mangiava in Romagna 1985 CUCINA ITALIANA EMILIA e ROMAGNA FESTE RICETTARI. LIBRI e RIVISTE DI IERI SANTI: Antonio, Biagio, Caterina, Giovanni, Giuseppe, Grugnone, Lazzaro, Lucia, Madonna del F, Martino, Pietro e Paolo, Valentino alla romagnolacena dei garzonimadonna dei garzonipranzo dei garzonipranzo e cenatrippa con cipollazuppa di fagioli