8 Aprile 20259 Aprile 2025 Tordi finti o quagliette (uccellini scappati) alla romagnola Tordi finti La cucina dell’Emilia Romagna è conosciuta per la sua varietà ed opulenza: i piatti tipici sono a base di carne (in particolare maiale), pasta all’uovo e latticini. Similmente alle cucine dell’Europa continentale, e a differenza di quelle mediterranee, nella cucina emiliana e bolognese abbondano i grassi animali come lo strutto e il burro. Sono particolarmente famosi e saporiti: la mortadella, i tortellini, i cappelletti, le lasagne, il ragù (tipicamente usato per condire le tagliatelle), la zuppa inglese. “Così si mangiava in Romagna – Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”: Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985. Cena di SANTO STEFANO. 25 dicembre, delle famiglie nobiliari ravennati di inizio ‘900 Tordi finti o quagliette (uccellini scappati) Questi involtini di carne si chiamano “uccellini scappati” perché, nell’antichità si usava arrostire sugli spiedi gli uccelli cacciati e, in tempi di magra, si sostituirono i volatili con degli involtini di carne che, per forma, li ricordavano: gli uccelli, in questo caso erano ironicamente “scappati”. Ingredienti Magro di vitello, per 6 tordi, grammi 300. Coccole (bacche) di ginepro, numero 6. Fegatini di pollo. numero 3. Acciughe salate, numero 3. Olio, 3 cucchiaiate. Lardone¹ quanto basta. ¹ Pancetta fritta oppure strato sottocutaneo del maiale, che viene salato a secco o in salamoia, oppure affumicato per essere conservato. Preparazione Fate sei fette sottili. Con i fegatini, un pezzo di lardone, le coccole di ginepro, le acciughe pulite e una foglia di salvia, tritate il tutto finissimo, condite con sale e pepe. Riempite le bracioline col composto, fasciandole con una fetta sottile di lardone, frapponendo fra questa e la carne una foglia di salvia e legatele con filo. Cuocerle con tre cucchiaiate di olio e aggiungere brodo durante la cottura. Il macellaio consiglia Per gli uccelletti possiamo utilizzare anche altre carni come il manzo, il lombo o la spalla di maiale. In origine questi involtini venivano soffritti nello strutto, ma ora possiamo utilizzare olio di oliva o burro. Nel caso non vengano consumati tutti, possiamo proporli il giorno seguente scaldandoli in un sugo di pomodoro. Vino Rosso d’annata, profumato, abbastanza morbido, e con una componente tannica moderatamente aggressiva: Colli di Imola DOC Rosso. Se si utilizzano anche per il giorno successivo cercare nel vino maggiore struttura e morbidezza. macelleriedelcontadino.com Tordi finti Five flowered meat cheese kimchi rolls.jpg Marbling – Wagyu Yakiniku Rolls – Shira Nui AUD24 for 6 (4734585163).jpg Related Posts:Frittata con la mortadellaSòpa inglesa, “zuppa inglese” romagnolaMinutal ex Praecoquis, Ragù di maiale e albicocche…Pasta al forno con ragù di pesceLe verdi lasagne bolognesi della PetronillaTurtlén bulgnaiṡ, Tortellini in brodo alla bologneseManicaretto Garisenda, lo scrigno di Venere con tortelliniRagù alla napoletana originale nella ricetta del 1731Lasagne ar biondo Tevere Ricette e considerazioni in… Cosi si mangiava in Romagna 1985 CUCINA ITALIANA EMILIA e ROMAGNA RICETTARI. LIBRI e RIVISTE DI IERI SECONDI secondi CARNE alla romagnolainvoltini di carneinvoltini di manzoquaglietteTordi fintiuccelletti scappatiuccellini scappati