11 Marzo 2025 Cutulèt d’agnël freti, Costolette di agnello fritte alla romagnola Costolette di agnello fritte Romagna Come togliere l’odore di selvatico dal agnello Lasciare in ammollo per una notte in acqua e limone cambiando l’acqua due-tre volte; Immergere la carne nel latte per diverse ore; Preparare una ciotola capiente con acqua aceto bianco, sale e rosmarino. Quanto tempo devono friggere le costine di agnello Friggete le costolette per circa 4-5 minuti, immergendole mantenendo l’ossicino con le mani o con le pinze da cucina. Si raccomanda di non cuocerne più di una o due alla volta, così da non abbassare la temperatura dell’olio (11-12). Il tempo di cottura può variare in base alla dimensione delle costolette. Con cosa servire l’agnello Patate arrosto. Niente batte le patate arrosto croccanti e soffici come contorno per l’agnello Porri grigliati. Il gusto delicato e dolce dei porri si sposa bene con la carne ricca e tenera dell’agnello Zucchine grigliate. Cutulèt d’agnël freti Ingredienti: 3-4 costolette per persona agnello, farina, uova, pangrattato, olio, sale, spicchi di limone. Preparazione Per questa appetitosa specialità romagnola occorrono 3 o 4 costolette di agnello a testa, ben schiacciate e salate. Infarinatele, passatele nell’uovo sbattuto e infine rigiratele bene nel pangrattato. Friggetele, poco alla volta, in abbondante olio bollente. Servitele ancora bollenti con spicchi di limone. La ricetta in dialetto romagnolo da “Romagna in cucina” Vino Le costolette d’agnello fritte si sposano bene con vini rossi robusti come il Sangiovese di Romagna, il Sangiovese di Romagna superiore, il Chianti, il Barolo, il Nero d’Avola, il Merlot o il Syrah. Questi vini contrastano la ricchezza delle costolette con tannini strutturati e note fruttate. I vini rossi sono la scelta classica per le carni rosse come l’agnello. Sangiovese di Romagna, delle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e in sette comuni della Provincia di Bologna. colore: rosso rubino talora con orli violacei. odore: vinoso con profumo delicato che ricorda la viola. sapore: secco, armonico, talvolta anche un po’ tannico, con retrogusto amarognolo. Sangiovese di Romagna superiore delle province di Bologna, Forlì, Ravenna e Rimini; per ottenere la menzione di “Superiore” deve essere prodotto con uve provenienti da una zona di produzione più ristretta e con una gradazione minima di 12°. colore: rosso rubino talora con orli violacei. odore: vinoso con profumo delicato che ricorda la viola. sapore: secco, armonico, talvolta anche un po’ tannico, con retrogusto amarognolo. Crumbed Cutlets (cropped).jpg Costolette di agnello fritte Related Posts:Costolette di agnello alla VilleroyAgnël ala rumagnôla, agnello alla RomagnolaFrittata di luppolo selvaticoLepre in umido con polentaCome marinare la selvaggina da pelo prima della cotturaZeppole di San Giuseppe al forno e fritteLivertis cònt el buttér, germogli di luppolo…Lepre alla romagnolaAgnello secondo l’Artusi agnello e capretto Cotolette CUCINA ITALIANA EMILIA e ROMAGNA FRITTO RICETTARI. LIBRI e RIVISTE DI IERI SECONDI secondi CARNE Costolette di agnello fritteCutulèt d’agnël fretiricetta in dialetto romagnoloricetta in dialetto.