Un vecchio documento racconta…

«Ogni famiglia la confezionava nella propria casa. Quando la pasta era pronta veniva sistemata nelle teglie di rame. Con i grumi di pasta rimasti le mamme preparavano il “corollo“, una ciambella che veniva posta sopra un pezzo di carta oleata. Le teglie con le schiacciate e il corollo venivano messi a lievitare nella madia. La lievitazione però si rivelava sempre molto problematica.

E siccome le schiacciate venivano preparate dopo la cena dovevamo vegliarle per vedere se lievitavano. Stabilivamo dei turni. Se a mezzanotte la pasta non si era mossa dovevamo farle fare i fumacchi: mettevamo dentro la madia alcune pentole di acqua bollente e affidavamo al loro vapore acqueo il miracolo della lievitazione.

Se il miracolo non avveniva portavamo le schiacciate in “cardana” (un pertugio sopra il fondo) verso le sei di mattina. Al fornaio di via della Valle portavamo anche un uovo con il quale doveva spennellare la superficie delle schiacciate prima di metterle in forno. Io non vedevo l’ora di prendere il corollo perché potevamo mangiarlo il sabato Santo, giorno di Resurrezione: .le schiacciate era tassativo, venivano “incignate” soltanto la domenica di Pasqua»

Corollo toscano, ricetta della nonna

La Schiacciata di Pasqua



Classica madia
Caratteristiche della Schiacciata di Pasqua:

La particolarità di questo dolce sta ancora nel processo di lievitazione naturale che avviene in tre fasi “ritoccando” l’impasto, cioè aggiungendovi in due volte gli ingredienti e grazie al calore sprigionato nella classica madia dai vecchi bracieri, utilizzati in quei tempi anche per scaldarsi.

Il procedimento è piuttosto lungo e delicato; la buona riuscita dipende in larga parte dalla lievitazione che permette alla schiacciata di divenire soffice e leggera. Tutto il processo deve essere svolto in un luogo molto caldo e umido, privo di correnti d’aria o di sbalzi di temperatura.

Dolce, oltre che sublime al palato, assolutamente equilibrato con pochi grassi e non moltissime calorie. Ha la forma del panettone ma il sapore è molto più delicato con una dolcezza non troppo spiccata.

La Schiacciata è ottima accompagnata con il vin Santo, con la cioccolata delle uova di Pasqua per la merenda, ma perfetta anche inzuppata nel latte, per la prima colazione.

 toscanaetirreno.com

 La Schiacciata di Pasqua



La Schiacciata di Pasqua

Schiacciata dolce di Fucecchio

Comune di Fucecchio 
Ingredienti  per 3 schiacciate da 1 kg. ciascuna