12 Febbraio 202512 Aprile 2025 Turtèl ad San Làzar, Tortelli di San Lazzaro con castagne Tortelli di Faenza con castagne lessate detti anche di San Lazzaro Romagna Turtèl ad San Làzar «Fare i tortelli nel modo simile agli altri cioè come è in uso in Romagna, imbottirli con castagne lessate e marmellata e friggerli in padella in olio o strutto bollente. Cotti spolverateli con zucchero. Questi tortelli vengono mangiati nella quinta domenica di Quaresima, il giorno di San Lazzaro». Tortelli di Faenza con castagne .La Ricetta di Alessandra Rabiti La festa di San Lazzaro si celebra ogni anno la 5^ domenica di Quaresima la zona coinvolta da questa festa è il “Borgo Durbecco” (oggi identificato nel Rione Bianco) e la campagna circostante. I “turtell” si fanno esclusivamente a Faenza appunto nel giorno in cui si festeggia “San Lazzaro”. In origine si trattava di un dolce povero che si è andato via arricchendo con il migliorare delle condizioni di vita. In passato i tortelli venivano confezionati con una sfoglia fatta con farina, acqua e sale ed un ripieno di castagne lessate. Venivano cotti al forno e poi bagnati nella sapa. Oggi la sfoglia si ottiene impastando farina, uova, latte, burro e zucchero e per il ripieno si amalgamano le castagne lessate con cioccolato, marmellata, canditi ecc. Il tortello ha una forma allungata con la chiusura a spiga di grano e presunti storici sostengono che tale forma potrebbe essere ispirata alla figura di Lazzaro avvolto nelle bende della sepoltura. Tortelli di Faenza con castagne Ingredienti: Sapa oppure un liquore a piacere per inzupparli Per il ripieno: 300 gr. di castagne secche 50 gr. di cacao 100 gr. di cioccolato in polvere 50 gr. di cioccolato fondente 100 gr. di candito (cedro e arancio) 100 gr. di uva sultanina 50 gr. di pinoli 200 gr. di marmellata essenza di rum/curacao o cherry a piacere. Per la sfoglia: 1Kg. di farina 300 g. di zucchero 200 g di burro o margarina 1 cucchiaio di strutto 1 uovo intero e 3 tuorli lievito per 1 kg. di farina un pizzico di ammoniaca latte quanto basta per ottenere un impasto morbido. Procedimento: Lessate le castagne in poca acqua aggiungendo i seguenti ingredienti: la buccia di due arance, la buccia di un limone, un cucchiaio di caffè macinato, un pizzico di sale e 4 cucchiai di zucchero. Appena inizieranno a bollire lasciatele cuocere con il coperchio a fuoco moderato per alcune ore. Quando le castagne saranno divenute tenere e l’acqua sarà quasi completamente assorbita passatele al setaccio. Aggiungete tutti gli ingredienti per il ripieno dopo aver tagliato a pezzettini il fondente ed il candito. Amalgamate bene fino ad ottenere un ripieno ben sodo. Preparate ora l’impasto per la sfoglia e lasciatela riposare per una mezz’oretta. Stendete l’impasto col matterello in modo da ottenere una sfoglia più grossa di una moneta e tagliatene dei dischi di media grandezza. Su ciascun disco mettete un poco di ripieno e chiudete dando la caratteristica forma. Cuocete in forno ben caldo per circa 25 minuti. Serviteli dopo averli bagnati nella sapaottenuta dalla bollitura del mosto o in altro liquore a piacere. Ripieno: 300 gr. di castagne secche 50 gr. di cacao 100 gr. di cioccolato in polvere 50 gr. di cioccolato fondente 100 gr. di candito (cedro e arancio) 100 gr. di uva sultanina 50 gr. di pinoli 200 gr. di marmellata Tortelli di Faenza con castagne Sapa o Saba, sciroppo d’uva Mangiari di metà Quaresima, detta anche della SÉGAVÈCIA (Segavecchia), dei primi del ’900 “Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare”: Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985. Tortelli di Faenza con castagne Related Posts:Marmellata di fichiMangiari di metà Quaresima SÉGAVÈCIA (Segavecchia)Come si servono e come si mangiano i formaggiMangiari di QUARESIMA dei RICCHI e dei POVERI nelle…Fettuccine con sugo di rigaglie (interiora) di pollo…Fenkata, cena maltese per i SS. Pietro e PaoloTagliatelle di farina di castagne al sugo di carne e…Nidi di tagliatelle dolci e fritti per MezzaquaresimaConfettura di rose antiche Cosi si mangiava in Romagna 1985 CUCINA ITALIANA DOLCI EMILIA e ROMAGNA FRUTTA MEDIOEVO. RINASCIMENTO RICETTARI. LIBRI e RIVISTE DI IERI SANTI: Antonio, Biagio, Caterina, Giovanni, Giuseppe, Grugnone, Lazzaro, Lucia, Madonna del F, Martino, Pietro e Paolo, Valentino castagnefarcituraromagnaTortelli castagne lessateTortelli con castagne lessateTortelli San Lazzaro