7 Febbraio 20257 Marzo 2025 Cappelletti con tartufo Nella foto: cappelletti forlivesi con tartufo bianco Cappelletti con tartufo Caplét, Cappelletti all’uso di Romagna dell’Artusi Per realizzare i cappelletti con tartufo Preparate i cappelletti secondo la vostra ricetta preferita. Per condirli potete seguire la seguente ricetta tratta dal volume “Guida alla veritiera cucina romagnola”. «Non cuocete mai cappelletti od altre minestre nel brodo, quando esse siano destinate ad essere servite asciutte; il grasso del brodo impedirà sempre che il condimento si attacchi come deve alla pasta, cioè, come diciamo noi, che si “innamori”. Ora è tempo di affettare i tartufi e quando i cappelletti, ben scolati e fumanti, saranno disposti nel recipiente di portata, versatevi subito i tartufi e mescolate. Aggiungete abbondante e finissimo burro, parmigiano, e servite subito ai fortunati commensali. In questo modo – altra osservazione – i tartufi resteranno tenacemente saldati ai cappelletti, senza scivolare via, e ciò è importante, ai fini del perfetto godimento. A nostro parere, questa è un’eccellente presentazione dei cappelletti asciutti e, terza considerazione, noi ripetiamo che i cappelletti al ragù non sono una versione da buongustaio, in quanto il ragù “ammazza” decisamente i delicati toni del ripieno.» Cappelletti con tartufo C. Contoli “Romagna gastronomica” (Guida alla veritiera cucina romagnola) Ed. Calderini. Bologna 1963 Cappelletti con tartufo Corrado Calderini (Note sul volume), Personaggio assai noto nell’ambito del teatro in dialetto romagnolo, è nato il 12/12/1907 e vissuto a Lugo ove ha ricoperto l’incarico di economo comunale per lungo tempo. Scrivere, ma soprattutto raccontare le cose della sua terra era per lui un desiderio costante, ma, come faceva intendere, soprattutto per lasciare testimonianze ai giovani verso i quali nutriva un senso di fiducia “condizionata” per il timore che i valori guida della cultura romagnola potessero col tempo sbiadire. Per il teatro in dialetto ha scritto solo cinque commedie ( “La camisa dla Madona” – “Al braghiri” – La colpa l’è de paroch” – “A voj andè in Paradis” – “L’ora de quaiòn”), ma tutti capolavori intrisi di un forte senso dell’ironia nel mettere in luce pregi e soprattutto difetti dell’ambiente di quel tempo. Molto noto ai tempi anche il suo volume Guida alla veritiera cucina romagnola“. Muore il 23/4/1983. Cappelletti con tartufo Tartufo nero estivo (Scorzone) nel fazzoletto del tartufaio Cappelletti con tartufo Related Posts:Consigli di Petronilla: Presentare le portate 1Hummus bi tahini, salsa a base di ceci e spezieConsigli di Petronilla: Presentare le portate 2Nozze d'Argento, Nozze d'Oro, Nozze di Diamante,…Piadina romagnola con salsiccia e cipolle e altre farcitureColazione « alla buona » da « Altre ricette di…Il Pranzo da « Altre ricette di Petronilla » anno 1937I cibi afrodisiaci di Apicio nell’antica RomaPaella alla valenciana è una ricetta tradizionale spagnola CUCINA ITALIANA EMILIA e ROMAGNA Funghi e Tartufo NATALE, CAPODANNO, EPIFANIA PASQUA 20 aprile 2025 Pasta ripiena; cappelletti, tortelli, ravioli, tortellini ... PRIMI primi PASTA RAGù, condimenti, SALSE alla romagnolacappelleti al tartufocappelletticappelletti con tartufiCappelletti con tartufoCappelletti romagnoliricette con il tartufo