21 Gennaio 20257 Marzo 2025 Ran-e pien-e, Rane ripiene e Ran-e friciolà an carpion, Rane fritte marinate. Ricette in dialetto piemontese Rane ripiene e fritte Piemonte Rane ripiene e fritte Com’è la carne di rana? Le rane sono sempre state sfruttate per preparazioni semplici, che ben si sposavano con le caratteristiche delle loro carni, morbide, delicate e dal gusto per certi versi simile a quello del pesce bianco e del pollo, ma leggermente più marcato. Possono essere cucinate come pollo e pesce, accompagnate da patate, funghi e cipolle. Le specie buone ai fini alimentari sono essenzialmente due: la rana verde (Rana esculenta) e quella più comune – la Rana temporaria. Storia di cibi dimenticati: le rane La raccolta delle rane Sulle rane vi sono diverse credenze, come il fatto che potessero nascere dalla terra dopo un acquazzone, o che, attraverso il loro gracidare, lodassero il Signore. Proprio per l’appunto credenze popolari, di scarso fondamento. Ciò che invece aveva un fondamento concreto, era la regola di raccogliere le rane solo nei mesi che contengono la lettera R, cioè da Settembre ad Aprile. Questo perché negli altri mesi, da Maggio ad Agosto, le rane sono impegnate a riprodursi. (…) Rane ripiene e fritte Ricetta in dialetto. “Piemonte in bocca” 1978 Ran-e pien-e, Rane ripiene «Pulendo le rane e togliendo loro le interiora, è importante non rompere troppo la sacca addominale, la quale andrà riempita con la seguente fàrcia, dopo che le le rane saranno rimaste a bagno tutta la notte in acqua fredda con aggiunta dell’aceto. Sbattere dunque le uova in una terrina, incorporandovi il salame o la salsiccia sbriciolati, un po’ di pangrattato, il prezzemolo (un pugnello) e l’aglio tritati, sale e pepe. Impastare bene e farcire, come si è detto, gli addomi delle rane e passarle due volte nella farina, quindi friggerle in burro e olio in parti uguali.» Rane ripiene e fritte Ricetta in dialetto. “Piemonte in bocca” 1978 Ran-e friciolà an carpion, Rane fritte marinate «È una variante della precedente ricetta. Le rane, pronte, si mettono a bagno in acqua e un bicchiere di aceto bianco, con cipolla e sedano affettati, 2 o 3 chiodi di garofano, prezzemolo. dopo 2-3 ore di macerazione, si tolgono, si asciugano, si passano nella farina e nell’olio bollente, quindi si mettono in padella, badando che risultino dorate, ma non secche.» Rane ripiene e fritte Related Posts:Mangiari di SAN GRUGNONE in RomagnaSópa ‘d ranòci, Zuppa di ranocchi in dialetto romagnoloAcquadelle (Latterini) fritte e marinateConsigli di Petronilla: Presentare le portate 2Consigli di Petronilla: Presentare le portate 1« Al Lovarìe », le Ghiottonerie di Carnevale nella…Ravioli con sugo di cipolle rosseCome marinare la selvaggina da pelo prima della cotturaIl croccante Baccalà fritto .Ricette in DIALETTO CUCINA ITALIANA FRITTO PIEMONTE, VALLE D'AOSTA SEC. 1600,’700, ‘800, RISORGIMENTO SECONDI rane alla piemonteserane fritterane fritte alla piemonteserane ripiene