29 Dicembre 202428 Marzo 2025 Antica Roma. Ricetta del CONDITUM PARADOXUM con volgarizzamento del 1852. BIVE VIVAS MULTIS ANNI Carole Raddatofrom FRANKFURT, Germany CONDITUM PARADOXUM Manoscritto di Apicio (ca 900 d.C.), monastero di Fulda in Germania, acquistato nel 1929 dall’Accademia di Medicina di New York. Il Conditum Paradoxum era un vino dolcificato con tanto miele, scaldato più volte e aromatizzato con pepe, foglie di nardo, zafferano, datteri. Veniva offerto a gli ospiti a fine pasto. Questa bevanda fu molto apprezzata anche nel Medioevo, arricchita con erbe officinali. Oggigiorno ilvin brulè, con vino e spezie, ricorda l’antica ricetta. CONDITUM PARADOXUM Marcus Gavius Apiciius De re coquinaria Liber I – Epimeles I.CONDITUM PARADOXUM 1.1. CONDITI PARADOXI COMPOSITIO Mellis pondo XV in aeneum vai mitluntur, praemissis vini sex tari is duobus, ut in coctura mellis vinum decoquas: quod igni lento, et aridis lignis calcfactum, commotum ferula dum coquitur, si effervere caeperit, Tini rore compescitur, praeter quod subtracto igni in se rediL Cum perfrixerit,rursus accendilur. Hoc secundo ac tertio fìat. Ac tum demum reraotum a foco postridie despuinatur. Tum addcs piperis uncias IV. jam tri tas, mastiche! scrupulos tres, folii et croci drachroas singulas, ductylorum ossibus lorridorum quinque, iisdemque daclylis vino mollitis, intercedente prius suffusione vini de suo modo ac numero, ut tritura lenis habeatur. Uis omnibus paratia, supermittcs vini settaria X V11I. Carbone» perfecto aderunt duo millia. C. APICIO, delle vivande e condimenti ovvero DELL’ARTE DELLA CUCINA di Giambattista Baseggio- 1852- Volgarizzamento (Vino) CONDITO MIRABILE 1.1. COMPOSIZIONE DEL CONDITO MIRABILE. «Versa in vaso di bronzo quaranta once¹ di vino e quindici parti di miele, perchè cuocendo il mele il vino si scemi. Scalda a fuoco lento di legna ben secche e diguazza con bastoncello finché cuoce; che se leva il bollore, spruzza vino e fermalo; senzachè, a farlo posare, basta sottrargli il fuoco. Raffreddato che sia, riponilo al fuoco, e ciò per due e tre volte. Finalmente toltolo, nel dì vegnente lo schiuma. •Quindi vi aggiungi quattro once di pepe trito, tre scropoli di mastice²un dramma di malabastro³ ed altrettanto di zafferano, cinque ossicelli torrefatti di datteri, e pure cinque datteri ammollati nel vino tanto, quanto basti perchè riescano teneri a dovere. Compiuta la operazione, versavi trenta libbre di vino delicato. Consumati due mila carboni, la cottura sarà perfetta•» •Quindi aggiungere 4 once di pepe, poco pistacchio, cannella e zafferano, cinque ossi di datteri arrostiti; trita cinque datteri che dal giorno precedente avrai posti nel vino per farli ammorbidire. Fatto ciò versa due litri circa di vino giovane. La cottura sarà perfetta quando avrai consumato circa un chilo e mezzo di carbone• ¹Un’onciaequivale a 28,35grammi Note del 1852: ²mastice: La resina prodotta dalla pianta nominata dal Linneo Pistacia Lentiscus (Pistacchio). ³malabastro: Bene considerato ciò che dice Plinio intorno il solium mi attengo al Bauhin: Pinax 4. Basileae 1671, e quindi ritengo che sieno le foglie della Cannella del Malabar, ossia del Laurus Cassia di Linneo (…) Sestario: Antica misura di capacità romana corrispondente a un sesto delcongio, cioè a 0,545 l. Accanto al s. romano esistevano numerosi s. provinciali derivati da misure locali. (Treccani.it/enciclopedia/sestario) Mixtura cum Caseo, Formaggio a pasta molle con purea di erbe e Hapalos Artos, pane morbido Di Carole Raddato from FRANKFURT, Germany Related Posts:Salse e condimenti dell’antica Roma.I cibi afrodisiaci di Apicio nell’antica RomaAntica Roma. Ricetta del vino MULSUM con…Come preparare il Vin bruléII. ABEMUS IN CENA, menù dell’antica RomaRicetta per i giorni nostri del Conditum Paradoxum…Dulcia domestica, dolci fatti in casa nell’antica…In Haedo vel Agno, come cucinare capretto e agnello…I. ABEMUS IN CENA, menù dell’antica Roma ANTICA ROMA bevande Antica Roma VINO, BEVANDE, LIQUORI antica romaapicioapicio ricetteconditum paradoxumdatterivin brulèvinovino speziato
Marcus Gavius Apiciius De re coquinaria Liber I – Epimeles I.CONDITUM PARADOXUM 1.1. CONDITI PARADOXI COMPOSITIO Mellis pondo XV in aeneum vai mitluntur, praemissis vini sex tari is duobus, ut in coctura mellis vinum decoquas: quod igni lento, et aridis lignis calcfactum, commotum ferula dum coquitur, si effervere caeperit, Tini rore compescitur, praeter quod subtracto igni in se rediL Cum perfrixerit,rursus accendilur. Hoc secundo ac tertio fìat. Ac tum demum reraotum a foco postridie despuinatur. Tum addcs piperis uncias IV. jam tri tas, mastiche! scrupulos tres, folii et croci drachroas singulas, ductylorum ossibus lorridorum quinque, iisdemque daclylis vino mollitis, intercedente prius suffusione vini de suo modo ac numero, ut tritura lenis habeatur. Uis omnibus paratia, supermittcs vini settaria X V11I. Carbone» perfecto aderunt duo millia. C. APICIO, delle vivande e condimenti ovvero DELL’ARTE DELLA CUCINA di Giambattista Baseggio- 1852- Volgarizzamento (Vino) CONDITO MIRABILE 1.1. COMPOSIZIONE DEL CONDITO MIRABILE. «Versa in vaso di bronzo quaranta once¹ di vino e quindici parti di miele, perchè cuocendo il mele il vino si scemi. Scalda a fuoco lento di legna ben secche e diguazza con bastoncello finché cuoce; che se leva il bollore, spruzza vino e fermalo; senzachè, a farlo posare, basta sottrargli il fuoco. Raffreddato che sia, riponilo al fuoco, e ciò per due e tre volte. Finalmente toltolo, nel dì vegnente lo schiuma. •Quindi vi aggiungi quattro once di pepe trito, tre scropoli di mastice²un dramma di malabastro³ ed altrettanto di zafferano, cinque ossicelli torrefatti di datteri, e pure cinque datteri ammollati nel vino tanto, quanto basti perchè riescano teneri a dovere. Compiuta la operazione, versavi trenta libbre di vino delicato. Consumati due mila carboni, la cottura sarà perfetta•» •Quindi aggiungere 4 once di pepe, poco pistacchio, cannella e zafferano, cinque ossi di datteri arrostiti; trita cinque datteri che dal giorno precedente avrai posti nel vino per farli ammorbidire. Fatto ciò versa due litri circa di vino giovane. La cottura sarà perfetta quando avrai consumato circa un chilo e mezzo di carbone• ¹Un’onciaequivale a 28,35grammi Note del 1852: ²mastice: La resina prodotta dalla pianta nominata dal Linneo Pistacia Lentiscus (Pistacchio). ³malabastro: Bene considerato ciò che dice Plinio intorno il solium mi attengo al Bauhin: Pinax 4. Basileae 1671, e quindi ritengo che sieno le foglie della Cannella del Malabar, ossia del Laurus Cassia di Linneo (…) Sestario: Antica misura di capacità romana corrispondente a un sesto delcongio, cioè a 0,545 l. Accanto al s. romano esistevano numerosi s. provinciali derivati da misure locali. (Treccani.it/enciclopedia/sestario) Mixtura cum Caseo, Formaggio a pasta molle con purea di erbe e Hapalos Artos, pane morbido Di Carole Raddato from FRANKFURT, Germany